Per passare l’esame di guida,capretti, ricotta e caciotte.
Palermo, 24 febbraio 2011, ore 12:03. Negli uffici della Motorizzazione di Palermo arrivavano pratiche accompagnate da fiaschi d’olio, sacchi di carciofi e buste di ricotta. Le pratiche più delicate avevano un allegato ancora più gustoso: “Pezzi di capretto”,come confessa Antonino Nobile, il funzionario della Motorizzazione arrestato a gennaio dalla squadra mobile per un giro di mazzette, assieme a cinquanta titolari di autoscuole e agenzie di disbrigo pratiche. Continua affermando che venivano pagate 50 euro a pratica e che i titolari delle agenzie li mettevano dentro il cassetto che lui stesso apriva loro, ma addirittura dalle zone della provincia arrivavano anche delle prelibatezze che rendevano le pratiche anche più veloci, arrivando a far avere la patente a gente che non si era neanche presentata agli esami.
Nobile fa i nomi di cinque “tecnici” e poi di tre “colleghi” addetti agli esami che prendevano soldi, mette a verbale Nobile, sapendo che dai titolari di autoscuole e agenzie che li prendevano. Secondo Nobile, ci sarebbero esaminatori della Motorizzazione che avrebbero intascato anche 1.500 euro per una sessione truccata. La sezione Reati contro la pubblica amministrazione della squadra mobile aveva piazzato una telecamera nell’ufficio di Nobile. Durante l’interrogatorio di martedì, sono stati mostrati diversi video al funzionario: lui ha riconosciuto trenta persone, i titolari delle agenzie che pagavano. Di uno di loro, Nobile dice: che aveva pagato tre volte, sempre per esami, addirittura spontaneamente e dunque per rispetto, pur essendo un tirchio unico.
Così andavano le cose alla Motorizzazione, fino a qualche tempo fa. La mazzetta era semplicemente dovuta, “per rispetto”, ripete Nobile. E se non c’ero lui, lasciavano alla sua segretaria. Alla fine, il funzionario ha provato a giustificarsi affermando che quello che i suoi colleghi facevano in 10-15 giorni, lui lo faceva all’istante, come a dire che :in fondo, le mazzette fanno vincere le pastoie della burocrazia. Peccato, però, che molte pratiche di Nobile fossero “aggiustate” con date e particolari falsi.